Siamo Un Po’ Tutti Ricercatori…Di Benessere
Arriva la primavera e, con il cambio stagione, puntuali sonno e stanchezza. E allora i consigli “della nonna” sono di mangiare più frutta, verdura, integrare la dieta con vitamine, sali minerali, probiotici, etc. Negli scaffali delle farmacie varie pilloline colorate si sprecano. Ma davvero questi rimedi funzionano per tutti? Il nostro intestino è il primo motore dell’organismo, spetta a lui decidere. Ormai sappiamo che l’influenza del microbioma vale per tutto, come iniziare una dieta, eliminare alcuni alimenti, prendere un antibiotico, fare sport: ci siamo mai chiesti come reagisce il nostro microbioma e cosa gli succede quando cambiamo il nostro stile di vita? La scienza per ora ha ancora poche risposte generalizzabili… perché quindi non sperimentare direttamente su noi stessi?
Ricercare se stessi
Io lo ho fatto. Proprio così: mi sono chiesta cosa sarebbe cambiato nel mio intestino prima e dopo un periodo di assunzione di un potente integratore (di cui non chiedetemi il nome per favore). “Per alleviare la stanchezza mentale” recitava l’etichetta e conteneva composti vegetali di ginseng, guaranà, rosa canina, ontano e cola (composti notoriamente eccitanti ed antinfiammatori).
Ho quindi analizzato due campioni fecali, uno prima (codice 1795) e uno dopo i 10 giorni di integratore (codice 1864) e ho registrato i cambiamenti che sentivo. Ovviamente un solo campione non fa testo in un ambito scientifico ma per me è stato decisamente intrigante.
Sintomi pre-studio: ansia, stanchezza, leggera costipazione.
Sintomi post-studio: vitalità, dolori e gonfiore addominale (iniziato già dal 5° giorno), eccessiva motilità intestinale.
Che è successo là dentro?
Una scoperta imprevista
Confrontati i miei campioni, ho notato subito che il numero di specie batteriche era diminuito. Tuttavia dalla letteratura scientifica è noto che maggiore è il numero di specie e migliore è lo stato di salute. Cominciamo bene…
Proviamo ad osservare i Phyla: ho un classico profilo Europeo con più Batteroidi che Firmicuti e una scarsa quantità di Proteobatteri ed Actinobatteri. Dopo 10 giorni i Proteobatteri erano quasi raddoppiati e gli Actinobatteri quasi scomparsi!
Sono andata più a fondo per provare a capirci qualcosa. Nel complesso ho notato che diminuivano batteri notoriamente “buoni” come Faecalibacterium, Roseburia, Blautia, Dorea, Bifidobatteri e comparivano Enterobatteri non proprio salutari come Serratia e Hafnia, che potrebbero spiegare la maggiore attività intestinale. Lato positivo l’aumento di più di 12 volte della salutare Akkermansia municiphila che combatte gli stati infiammatori e sembra influenzare la comunicazione intestino-cervello, riducendo probabilmente lo stato di ansia ed depressione. Ovviamente queste sono solo deduzioni sulla base di ciò che è noto di questi batteri [1-2].
Famiglia | Genere | Specie | %1795 | %1864 |
---|---|---|---|---|
Verrucomicrobiaceae | Akkermansia | muciniphila | 0.07 | 0.89 |
Bifidobacteriaceae | Bifidobacterium | longum | 0.01 | 0.00 |
Bifidobacteriaceae | Bifidobacterium | Non Classificabili | 0.02 | 0.01 |
Bifidobacteriaceae | Bifidobacterium | adolescentis | 0.57 | 0.12 |
Lachnospiraceae | Blautia | Non Classificabili | 1.05 | 0.53 |
Lachnospiraceae | Blautia | producta | 0.3 | 0.15 |
Lachnospiraceae | Blautia | obeum | 0.06 | 0.05 |
Lachnospiraceae | Dorea | Non Classificabili | 0.12 | 0.04 |
Lachnospiraceae | Dorea | formicigenerans | 0.03 | 0.03 |
Ruminococcaceae | Faecalibacterium | prausnitzii | 8.32 | 2.57 |
Enterobacteriaceae | Erwinia | Non Classificabili | 0.0 | 0.01 |
Enterobacteriaceae | Hafnia | alvei | 0.0 | 0.01 |
Alcaligenaceae | Sutterella | Non Classificabili | 2.24 | 0.86 |
Tabella rielaborata dai CSV
Una volta terminata l’assunzione, in 2-3 giorni la situazione si è ristabilita ai sintomi originali.
Insomma, da una parte sembra che questo prodotto sia effettivamente prebiotico per particolari batteri anti-infiammatori (e antidepressivi? [2]), dall’altra ha creato un po’ di subbuglio nel mio ecosistema, per così dire. Probabilmente ad altre persone farà un effetto diverso ma nel mio caso forse conviene trovare altri modi per rilassare la mente…
Ma, con altri prebiotici cosa succederebbe al mio microbioma? E aumentando l’attività sportiva? E con gli antibiotici? Chissà se tra questi ci sarà il mio modo di aumentare i batteri positivi senza effetti collaterali… la sperimentazione continua.
Se qualcuno volesse provare, abbiamo creato appositamente i bundle di 2 o più kit, e saremmo onorati poi di ospitare nel nostro blog il racconto di come è andato l’esperimento.
Dott.ssa Eleonora Sattin, PhD
Responsabile progetto Microbioma Italiano per BMR Genomics
[1] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4315779/
[2] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4879188/