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Nuova vita al Microbioma!

I semi che abbiamo piantato negli anni scorsi stanno per germogliare.


E così sono passati quasi 4 anni da quando tutto è iniziato. Dal 1 settembre 2015 Microbioma Italiano è online, denso di curiosità, aspettative e promesse. Microbioma Italiano nasce come un progetto di ricerca in cui il cittadino stesso diventa parte del progetto e contribuisce ad arricchire le conoscenze di uno dei temi più “caldi” di questi anni: lo studio del microbiota intestinale umano. All’epoca in cui siamo partiti, questo termine si era da poco affacciato al panorama italiano dei “non addetti ai lavori” poiché era utilizzato solo da pochi scienziati, biotecnologi e medici futuristici. Pensando che questo tema fosse troppo importante per rimanere chiuso nei laboratori, in questi anni abbiamo cercato di divulgare nozioni difficili, a volte imbarazzanti, spesso scomode o incredibili eppure talmente tangibili che il risultato non si è fatto attendere. La risposta del pubblico si è incarnata in una massiccia partecipazione interessata e curiosa… d’altronde cosa c’è di più comune di andare al bagno!?

Un progetto di persone e… microbi!

Non ce lo saremmo mai aspettati ma in questi anni abbiamo raccolto più di 600 campioni di persone in ottimo stato di salute ed altre meno. Considerando che l’idea iniziale era quella di costruire una banca dati di profili dei batteri presenti nell’intestino degli italiani, che dire, non c’è male! Tuttavia una delle promesse iniziali era quella che ad un certo punto avremmo preso tutti questi dati e ci avremmo dato un senso, avremmo restituito il “favore” ai cittadini costruendo uno strumento utile per loro. L’analisi del microbioma intestinale infatti aveva in serbo numerose applicazioni diagnostiche, terapeutiche, nutrizionali, eccetera. Insomma l’analisi del microbioma potenzialmente era uno strumento per comprendere la salute dell’organismo, il suo stato di equilibrio, i batteri benefici e quelli da arginare, la loro funzionalità per il benessere intestinale, le potenziali terapie oppure i suggerimenti nutrizionali più adatti e così via.

Ebbene, abbiamo deciso che con 600 campioni si poteva cominciare a fare tutto questo.

I nuovi abiti del Microbioma

Abbiamo preso i campioni e li abbiamo suddivisi per sesso, peso, età e li abbiamo scremati sulla base del loro stato di salute: in questo modo ci siamo costruiti una base di riferimento “sana”. Da lì abbiamo sviluppato una serie di algoritmi che calcolano diversi indici collegati alla salute come ad esempio il grado di ricchezza del microbioma, gli eventuali disequilibri, le attività metaboliche benefiche, il grado di protezione dell’intestino e la sua armonia con il resto dell’organismo. Non solo: abbiamo collegato il microbioma ad un piano nutrizionale adatto, al fine di riequilibrare la flora in caso di disturbi. Condisci il tutto con una nuova veste grafica, chiara e lineare ed il gioco è fatto!


Abbiamo pensato inoltre che un report di questo tipo dovesse essere accompagnato da un kit di prelievo facile da utilizzare e, perché no, di bell’aspetto (anche l’occhio vuole la sua parte nonostante l’argomento). Ci siamo sbizzarriti e quel che ne è uscito ci piace. E non vediamo l’ora di mostrarvelo.

State pronti che un nuovo Microbioma Italiano sta per tornare!

Eleonora Sattin, PhD
Responsabile Progetto Microbioma Italiano