AMORE ETERNO? CONVIENE.
Chi non ha mai sentito parlare dell’amore “eterno”, un legame duraturo, così profondo ed emotivamente intricato per cui il bene di un amante contribuisce al bene dell’altro?
In natura dimostrazioni di amore per così dire “eterno” sono molto comuni e prendono il nome di simbiosi (mutualismo). Tra gli altri, l’uomo è un esempio di simbiosi decisamente duratura tra specie completamente diverse: ogni persona è profondamente legata a miliardi di piccoli, laboriosi, e devoti microrganismi (Batteri, Archeobatteri e Funghi) che nel complesso formano il cosiddetto microbiota. Questi minuscoli esserini si sono evoluti con noi, trasferiti di madre in figlio, e si sono intimamente legati a moltissimi aspetti della nostra vita, tanto che sono ormai considerati un vero e proprio tessuto del nostro corpo, come il tessuto nervoso o quello epiteliale. Il nostro corpo ospita il microbiota un po’ in tutte le zone che sono a contatto con l’ambiente, come pelle, bocca, genitali ed intestino. Quest’ultimo comprende la più estesa comunità microbica umana e ha attratto grandemente l’attenzione degli studiosi, dimostrandosi una continua fonte di sorprese.
Tanti amanti, poche spese
Sembrerebbe un inutile dispendio di energie dover coordinare un così ampio schieramento di amorevoli batteri intestinali, se non ci fosse un motivo davvero importante. I microbi del nostro corpo sono raccolti in comunità autogestite il cui lavoro è fondamentale per il nostro benessere. E’ uno scambio di favori in piena regola: noi diamo vitto e alloggio ai nostri batteri e loro ricambiano assimilando per noi alcune sostanze che altrimenti andrebbero perse, allenando il nostro sistema immunitario, proteggendoci dalle aggressioni di batteri patogeni, e così via.
Ogni batterio ha la sua peculiare abilità scritta nei suoi geni e l’insieme dei microrganismi e dei loro geni è definito microbioma. Più geni ci sono a disposizione, più abilità abbiamo per contrastare eventuali aggressioni esterne (infezioni) e stress (uso di antibiotici, medicinali, cambi di abitudini). In altre parole maggiore è la variabilità del microbioma e minore sarà l’energia spesa per restare in salute. Mai sentito parlare del concetto “troppo pulito fa male”?
L’amore è eterno finchè dura
Una relazione equilibrata non è sempre facile. Il microbioma è una comunità in continua evoluzione perché è sottoposta a numerose pressioni selettive. Basti pensare a quando cambiamo dieta alimentare, a quando assumiamo l’antibiotico o a quando siamo malati: il nostro microbioma subisce come noi questi stress e cerca di trovare un nuovo equilibrio. Gli studi sul microbioma umano hanno infatti evidenziato che pressoché ogni condizione del corpo umano si rispecchia in una particolare composizione della flora microbica intestinale. In altre parole è stato visto che in alcune condizioni come l’obesità, patologie cardiovascolari, diabete, celiachia, eczema, asma, sclerosi multipla, alcuni tipi di cancro, fino all’autismo e alla schizofrenia, il microbioma è diverso da quello di persone in salute. Quale sia la causa e quale l’effetto non è ancora chiaro ma la differenza c’è e si vede.
D’altra parte sono note moltissime modalità con cui il microbioma influenza la nostra vita, le nostre scelte alimentari, i nostri comportamenti. Lo dimostrano i tantissimi studi che vengono pubblicati ogni giorno in questo campo perché la ricerca è in fermento e continua a stupire. E questo è solo l’inizio.
Noi siamo pronti a raccontarti di questo fantastico micromondo, della ricerca e di come potrai diventarne parte. E tu?
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Tratto da:
Jandhyala S.M., Talukdar R., Subramanyam C., Vuyyuru H., Sasikala M., Reddy D.N. “Role of the normal gut microbiota.” World J. Gastroenterol. 2015;21:8787–8803. doi: 10.3748/wjg.v21.i29.8787.